LA PIANIFICAZIONE ED IL BUSINESS PLAN

Pianificazione e Business Plan sono spesso utilizzati come sinonimi,  ma preferiamo definire la Pianificazione come una attività ed il Business Plan come un documento informativo nel quale è riportata anche la Pianificazione

La maggior parte delle aziende che redige un Business Plan non Pianifica.

 

Pianificazione e Business Plan

  • Pianificare è una attività strategica
  • Pianificazione e diversa dalla Strategia
  • La pianificazione attua, rende possibile la strategia
  • Pianificare è: sostenibilità, futuro, consapevolezza di come voler divenire
  • Il Business Plan è un documento che descrive un progetto imprenditoriale, riassume l’idea, la strategia , la sua attuazione fino alle stime e valutazioni economico-finanziarie, deve essere in grado di trasferire la credibilità e la capacità di condurre l’iniziativa.

 

Il Business Plan nelle intenzioni delle aziende dovrebbe riassumere, ricomprendendo la Pianificazione, e riuscire a far comprendere, ciò su cui l’impresa si è concentrata per finalizzare la sua mission ed i suoi obiettivi, la validità del progetto, la sua sostenibilità, al fine di interessare ed attrarre l’interesse degli investitori che nella forma allargata ricomprendono, oltre a banche ed investitori, clienti, fornitori e dipendenti.

Non sono d’accordo nel definire il Business Plan un documento che ha valenza interna, proprio per il fatto che dovrebbe riassumere una visione interna già esplicitata e condivisa, della quale si limita ad esporne le  linee, i principi e dati.

Il documento deve derivare da una visione interna già maturata non può essere il documento a farla maturare successivamente.

La Pianificazione viene comunicata attraverso la redazione del Business Plan, nel quale vengono delineate le fasi attraverso le quali viene disposta ed attuata la strategia.

La mancanza di chiarezza sull’argomento si evince anche nel recente dibattito sul Recovery Fund, il cui nome, se ne fosse compresa l’importanza e la visione strategica, dovrebbe tradurssi in un documento di Pianificazione, denominato  “Recovery Plan”.

La differente denominazione non è una questione semantica, ma sostanziale, che ci consente di  comprendere le reali intenzioni e le volontà del legislatore: la denominazione “FUND” indica le intenzioni, esplicitamente tese ad ottenere i fondi (200 Mld.) indipendentemente dal loro utilizzo, ottenere i fondi è l’obiettivo principale, mentre le motivazioni sono “giustificative”, accessorie, sono meramente  strumentali, l’importante è che siano ritenute credibili, non importa se vere o false vedi BOZZA DEL PIANO NEXT GENERATION ITALIA,

Nella denominazione “PLAN” l’obiettivo coinciderebbe con la pianificazione, comprendere dove siamo e delineare la strada per dove vorremmo andare, individuare una direzione e definire cosa e come; in questo caso (a differenza del “FUND”) le risorse diverrebbero strumentali al raggiungimento dell’obiettivo, non il contrario.

Se pianificare è difficile, a maggior ragione è importante perché, la realtà lo sarà molto di più e se precipitare con un simulatore di volo, al massimo comporta il mancato superamento di un esame, precipitare in volo ha conseguenze ben più gravi ed irreversibili, di conseguenza, se la mancanza di pianificazione è legata alla difficoltà, a maggior ragione non è il caso che vi impegnate a condurre una azienda.

Pianificare riguarda la capacità di essere sostenibili nel tempo, considerazioni e riflessioni sul futuro e modalità per il raggiungimento degli obiettivi a medio e lungo termine.

Ragionare sul breve termine non aiuta, Pianificare significa pensare a “come voler divenire” è “l’adeguatezza delle scelte a quella ragione”, il verificarsi di fenomeni disattesi è una parte della realtà, dobbiamo esserne consapevoli, non sottraggono valore alla Pianificazione , ne deviano, ma non invalidano il piano di attuazione pianificato a meno che non venga compromessa definitivamente la sua realizzazione futura.

Pianificare, come il concetto di impresa, non esclude la necessità di affrontare delle emergenze, anche esogene, certo, potrebbero far deviare temporaneamente il progetto, che verrà successivamente reindirizzato.

Pianificare deve far parte del bagaglio tecnico di chi si occupa di gestire le risorse necessarie al raggiungimento dell’obiettivo.

La sequenza del processo imprenditoriale ha origine dalla Ideazione e dalla Strategia e prosegue nella Pianificazione, Organizzazione e guida delle operazioni ed Esecuzione, che riporta alla funzione di Controllo la quale, ha il compito di restituire le informazioni ed i dati operativi e ne consente la verifica ed il confronto con quelli inizialmente ipotizzati; è un processo di Feedback molto simile al modo attraverso il quale gli individui prendono le decisioni (processi decisionali e di apprendimento).

La pianificazione è possibile solo se abbiamo una strategia da attuare, altrimenti è inutile in assenza di una direzione. In modo analogo la funzione di controllo deve potersi riconciliare con i dati pianificati, non solo di natura economico-finanziaria.

La Pianificazione parlando di quella interna e condivisa da tutti è snella e flessibile proprio per adattarsi ai mutamenti, non definisce l’obiettivo di chiusura dell’esercizio.

Sono molte le aziende con una strategia che non pianificano, in questi casi è difficile che le attività e le azioni intraprese si rivelino in linea con la strategia perché, se non pianificate, possono essere casuali, insoddisfacenti, sicuramente sub-ottimali, ma soprattutto mostreranno i limiti quando la manifestazione di condizioni impreviste non consentirà di agire in modo tempestivo e previsto.

La Pianificazione è il continuum lungo il quale si muovono le decisioni, la direzione che lega il “da dove vieni” a “dove vuoi andare”.

Pianificare non è Prevedere, ma decidere in anticipo le azioni da intraprendere, certo la previsione può farne parte, ma non sappiamo cosa accadrà o come andrà un certo evento in base agli elementi noti, Pianificare è decidere come deve andare, quali sono le cose che devi fare, le azioni per andare nella direzione desiderata. Il concetto è legato alla credibilità dell’iniziativa.

Nella pianificazione le dinamiche economico-finanziarie seguono come il risultato di una buona ideazione, strategia e pianificazione, non rappresentano lo scopo del piano, non si deve cadere nella trappola della puntualità del dato e delle informazioni, quanto nella possibilità e manifesta consapevolezza di doverle gestire e se necessario modificare agevolmente.

In modo analogo anche la gestione del budget se redatto in modo distorto rischia di cadere nella trappola dei risultati annuali, il budget pianifica i risultati come conseguenza delle azioni pianificate, il problema non è interrogarsi su come chiuderà l’esercizio del 2020, certo che chiuderà male se siamo all’interno dei settori colpiti, ma questa crisi lascerà comunque spazio ad una fase successiva di recupero consentendo alle aziende di raggiungere gli obiettivi.

I piani spesso non funzionano semplicemente perché, non sono condivisi, non sono condivise le informazioni, le strategie la stessa pianificazione, non è chiaro a tutti dove voler andare, di conseguenza, il documento assume la forma di un racconto qualunque, magari bello ed interessante, solo da presentare ad una banca come “pezza d’appoggio” per una richiesta di finanziamento non meglio circostanziata.

Nella redazione di un piano strategico, nella pianificazione si attivano implicitamente dei processi di apprendimento, senza bisogno di professionisti, lezioni o formazioni esterne , semplicemente analizzando e discutendo i risultati ottenuti rispetto a quelli desiderati ed attraverso il confronto con la realtà esterna.

I processi di apprendimento sono di tipo “Classico” dato dal normale progredire del tempo, all’interno del quale l’esperienza procede attraverso prove ed errori; uno più innovativo che potremmo definire “Operante” che nasce dal confronto con l’esterno, dalla osservazione delle variabili e dei risultati esterni, più intuitivo, guidato dal desidero, bisogno di raggiungere un obiettivo, abbiamo poi un altro sistema di apprendimento di “Risposte Combinate” che riguarda una serie di atti e sequenze comportamentali nel quale rientrano le abilità.

La pianificazione:

“”Decidere oggi, le cose da fare domani per raggiungere la meta desiderata”” P.Drucker

Grazie

Ruggero MANCINI

 

 

 



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