Come finanziare un progetto?

Sommario

Come finanziare un progetto?. 1

Aspetti importanti da conoscere: 2

Non esistono problemi di natura finanziaria: 2

Il finanziamento è uno strumento non è l’obiettivo: 2

Il credito è fisiologico. 2

Intensità del capitale. 2

Il denaro è sempre disponibile. 3

Nota sul credito bancario. 3

Nota tecnica sul valore. 3

3 passaggi: 3

Conclusioni 4

 

Come finanziare un progetto?

Finanziare un progetto è tutto sommato semplice….. l’aspetto più “complesso” riguarda lo studio del progetto e la sua “finanziabilità”, ovvero l’esistenza dei presupposti, i requisiti necessari per finanziarlo, ovvero che l’iniziativa, il progetto sia economicamente e finanziariamente sostenibile, e le informazioni presentate in modo appropriato e funzionale per far comprendere la validità del iniziativa e la capacità di restituzione del debito.

 

L’istituto o la persona preposta alla valutazione, ha semplicemente interesse a comprendere se quel denaro, comprensivo degli interessi, verrà restituito nei modi e nei tempi previsti.

 

Quindi, se da parte della banca o del prestatore, la valutazione del progetto è la parte centrale per ottenere un finanziamento, dall’altra è fondamentale che l’iniziativa sia economicamente e finanziariamente sostenibile, di conseguenza, tutti progetti possono essere finanziati se sostenibili.

 

Non dobbiamo essere preoccupati della valutazione quanto dell’opportunità dell’iniziativa.

 

Arriviamo quindi al concetto di sostenibilità dell’iniziativa: per essere finanziato il progetto deve essere finanziabile, quindi sostenibile è importante comprendere che sia in grado di generare  valore e profitti.

 

Può capitare che i progetti siano  più simili a idee, convinzioni, opportunismi , più che a vere opportunità di investimento, e questo dipende da diversi fattori, come le competenze tecniche specifiche necessarie per svolgere l’attività, la capacità critica di analizzare i punti di forza e debolezza, la consapevolezza dei vantaggi competitivi insieme alle competenze gestionali, economiche e finanziarie, tuttavia ci sono anche aspetti di natura psicologica, spesso sottovalutati anche da affermati imprenditori e manager, come l’eccessiva fiducia nelle proprie capacità, il BIAS di  “over confidence”, che porta a sottovalutare le circostanze e sopravvalutare le probabilità di successo dell’iniziativa.

Aspetti importanti da conoscere:

Non esistono problemi di natura finanziaria

Dobbiamo sapere che, non esistono problemi di natura finanziaria, in quanto, il problema finanziario è una conseguenza del funzionamento economico, per questo se il progetto è sostenibile di conseguenza, in linea generale, sarà anche finanziabile.

 

 

Il finanziamento è uno strumento non è l’obiettivo:

se  consideriamo il finanziamento come l’obiettivo tenderemo a ricorrere a qualsiasi strategia pur di ottenerlo, dimenticando, che un finanziamento deve essere ripagato e questo dipenderà esclusivamente dal buon esito dell’iniziativa, ovvero dal suo “rendimento”.

 

Vedere il finanziamento come l’obiettivo distorce il processo decisionale, tende a far sottovalutare alcune circostanze e i rischi connessi, se, invece, l’obiettivo è la sostenibilità dell’iniziativa e la capacità di generare valore ponendosi nelle condizioni di assicurare la restituzione del debito, cambierà la nostra prospettiva di vedere le cose, e vedremo  il finanziamento come una leva in grado di generare ricchezza,

In questo caso,  tutta la nostra attenzione si concentrerà sugli aspetti e le condizioni che consentiranno di realizzare l’iniziativa, a partire dalla corretta valutazione dei rischi, anticipando proiezioni e scenari alternativi per mezzo di simulazioni in condizioni avverse, “stress test” , fornendo ipotesi in merito al rendimento dell’iniziativa, dimostrando capacità professionali e gestionali, le  più apprezzate dagli investitori che distinguono i risultati (condizionati da variabili anche non direttamente controllabili), dalla capacità di gestire il processo e saper intervenire, perché dobbiamo ricordarlo, il credito è questione di fiducia.

 

Il credito è fisiologico

per crescere, in particolare le imprese, hanno fisiologicamente bisogno di risorse, il debito non è buono o cattivo, è semplicemente funzionale, diversamente dall’utilizzo che se ne fa.

 

Gli strumenti non hanno responsabilità diversamente dalle intenzioni a dall’uso.

Intensità del capitale

Nelle imprese, l’intensità del capitale misura la quantità di denaro necessaria per unità di ricavo, la crescita solitamente comporta un aumento dei ricavi e di conseguenze maggiori necessità di capitali, che vengono assicurati attraverso due forme  principali di approvvigionamento: una modalità interna all’azienda, endogena  dovuta all’autofinanziamento ovvero la capacità dell’impresa di generare risorse aggiuntive, flussi di liquidità,  che possono sostenere lo sviluppo e gli investimenti oppure, attraverso l’acquisizione da fonti esterne come il credito bancario, emissioni di obbligazioni aumenti di capitale, credito commerciale (una forma di finanziamento indiretta), o le imposte, che per quanto possa apparire non convenzionale costituiscono una fonte di approvvigionamento.

 

Il denaro è sempre disponibile

ed è regolato dai tassi di interesse, la variabilità de tassi di interesse è una leva utilizzata per agire sulla domanda del credito da parte delle banche centrali (nella realtà le azioni e le conseguenze sono diverse e molto più “sottili”), che, attraverso i rialzi dei tassi di interesse tendono a “raffreddare” la domanda, mentre la loro diminuzione tende a rinvigorirla generando una espansione credito.

 

Nota sul credito bancario

Il credito bancario, per quanto possa apparire “strano”, è la forma più conveniente, a minor costo, del credito in relazione alla qualità delle iniziative.

 

Il credito bancario ha natura “assicurativa”, nel senso che la banca non essendo interessata a partecipare all’ iniziativa, ma a sostenerla, ha come unico interesse di rientrare del prestito e degli interessi (le banche sono aziende commerciali e come tali marginano sul prodotto che vendono), di conseguenza è “normale” che tenda a garantire il credito concesso con modalità sempre più stringenti all’aumentare del rischio, attaverso maggiori tassi di interesse, garanzie e covenant in funzione del  rischio, che spesso si manifesta sotto forma di competenze non adeguate, informazioni mancanti o incomplete, poca trasparenza.

 

Nota tecnica sul valore

Per valutare il credito come una opportunità e trasformarlo in una leva di profitto, è necessario sviluppare l’iniziativa in modo che il tasso di ritorno, rendimento, del capitale impiegato sia maggiore del suo costo, in caso contrario l’iniziativa è destinata a distruggere valore e perdere denaro.

 

 

 

 

3 passaggi:

 

  • La definizione del progetto: è opportuno avere una chiara comprensione di quanto si desidera realizzare ben oltre l’aspettativa o il desiderio personale di riuscire. La chiarezza del fine ultimo e degli obiettivi l’ordinamento di questi, dei risultati attesi , del budget in relazione alle attività alla loro pianificazione e alle tempistiche necessarie è in grado di far comprendere la validità dell’iniziativa e le capacità imprenditoriali di affrontarla.
  • Quali fonti di finanziamento: definito il progetto e la fondatezza delle ipotesi insieme ai piani economico – finanziari che le supportano è necessario identificare le “fonti di finanziamento”, ovvero chi e come sostiene l’iniziativa: capitale proprio o di rischio, crowdfunding, prestiti bancari, fondi pubblici, partnership commerciali, in relazione alle caratteristiche del progetto, maggiore è il rischio maggiore sarà la quota partecipativa di capitale proprio e di rischio, il significato è semplice minore è la fiducia minore è la disponibilità ad investire, maggiori saranno i costi, la mancanza di competenze è un rischio.
  • Elaborazione di un Business Plan: è un documento che illustra nel dettaglio il progetto, le iniziative, gli obiettivi, corredato di piani finanziari e di budget. L’elaborato ha l’obiettivo di ripercorrere l’iniziativa nel suo svolgersi, mostrando non solo puntulaità delle informazioni ma la coerenza tra queste e i tempi di realizzazione. L’interesse da parte degli investitori può essere diverso, le banche avranno l’obiettivo di rientrare del capitale e degli interessi, gli azionisti saranno guidati da valutazioni di rischio rendimento, comunque tutti, valuteranno l’iniziativa da un punto di vista di coerenza delle informazioni rese, ovvero, si chiederanno se e come sarà possibile che quanto esposto si realizzi. Non è sufficiente il COSA ma il COME, è una questione di fiducia.

 

 

Conclusioni

Abbiamo visto come Il punto centrale di come finanziare un progetto, non riguardi la disponibilità del credito (sempre disponibile), quanto la finanziabilità dei progetti,  ovvero  la valutazione della sostenibilità delle attività sottostanti il progetto, delle iniziative, da parte degli investitori/creditori chiamati a finanziare l’ iniziativa.

 

Finanziare l’iniziativa significa riporre fiducia nel progetto, una fiducia che può essere acquisita mediante la conoscenza del progetto, delle capacità, delle competenze dei soggetti che lo realizzano, oltre alle competenze necessarie dal punto di vista economico finanziario, che si esprime  nella redazione dei piani a partire dal business plan e del piano industriale nei quali vengono organizzate, le informazioni  e desunte la validità, la coerenza e congruenza delle ipotesi, la redditività, in sintesi la sostenibilità dell’iniziativa.

 

Ruggero MANCINI

 



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