Come possiamo orientarci tra analisi, commenti ed aspettative, dalle più rosee previsioni a quelle più catastrofiche ?
CONCLUSIONI:
Visto la lunghezza dell’articolo inizierò dalle sue conclusioni che ho descritto in alcune sintetiche considerazioni di ordine generale per lasciare al lettore la possibilità di fare la sua personale esperienza e dare una personale interpretazione:
Ognuno tragga il suo significato.
- Tassi di crescita demografica bassi in tutte le aree economiche avanzate.
- Globalizzazione, domanda e offerta, politiche sociali, produttività, incidono pesantemente sui margini delle aziende.
- Tassi di riferimento e di rendimento Governativi a zero-negativi.
- Politiche non convenzionali particolarmente attive da parte delle Banche Centrali.
- Esplosione del debito a seguito delle politiche monetarie post crisi 2008
- Prezzi di titoli ed indici ai massimi storici; in Europa i massimo sono gli stessi dell’agosto 2015.
- Aggiungo una considerazione di FONDAMENTALE IMPORTANZA: LA RICCHEZZA NON SI MISURA IN VOLUME MA IN POTERE DI ACQUISTO.
ARTICOLO
Informazioni utili
Il tentativo di anticipare i mercati finanziari rientra nelle attività di gestione del patrimonio e non solo, certamente è nei desiderata di ogni investitore, chiunque, vorrebbe evitare le correzioni e beneficiare dei rialzi o più in generale beneficiare dei guadagni ed evitare le perdite (è necessario distinguere tra rialzi e guadagni in funzione della possibilità di guadagnare anche sui ribassi).
Sotto il profilo tecnico i mercati evidenziano una struttura compatibile con il raggiungimento di valori massimi.
La struttura presenta tutte le caratteristiche sufficienti per classificare i 2700 punti dello S&P ed i 7000 del Nasdaq come massimi assoluti.
Comprendere se siano semplicemente valori destinati ad essere superati in differenti orizzonti temporali o rappresentino valori assoluti dai quali non si possa far’altro che scendere è un dilemma al quale cercheremo di fornire una soluzione attraverso l’analisi di elementi utili, in modo che ciascuno possa realizzare il suo punto di vista , la sua realtà.
I PREZZI SONO GUIDATI DALLE ASPETTATIVE!
Il valore di un indice , i prezzi delle azioni, delle obbligazioni, non sono casuali ma esprimono un significato economico e finanziario, in particolare ne esprimono le Aspettative !!
Cos’è una aspettativa e perché è così importante:
Il prezzo di un bene ( qualsiasi bene azioni, abitazioni, frutta, biglietti di un concerto) riflette il valore assegnato in quel dato momento da una pluralità di attori, questo prezzo si definisce come prezzo di riferimento al momento iniziale o di osservazione e “sconta” le informazioni disponibili.
Saremo disposti ad acquistare o vendere un bene a seconda che la nostra opinione, meglio se valutazione, ci porta a credere o gli elementi in nostro possesso possano far ritenere, un suo aumento o diminuzione del prezzo in modo da giustificare la nostra azione di acquisto o vendita ma, sempre in funzione di fatti che dovranno accadere!
Per guadagnare o evitare di perdere dobbiamo concentrarci sulla variazione e su cosa potrebbe indurla.
I mercati finanziari riflettono milioni di aspettative, avete mai pensato che ogni transazione è possibile per il solo fatto che due attori decidono nello stesso momento due opzioni contrarie ?
Due ossevazioni banali:
- · Un soggetto acquista e l’altro vende! Due ipotesi opposte sul medesimo bene nello stesso identico momento.
- · Le transazioni sono possibili perché, ci sono operatori che svolgono operazioni opposte, altrimenti come potremmo acquistare se nessuno vende? E come potremmo vendere se non ci fossero compratori?
Torniamo ai prezzi ed alle valutazioni degli indici. Gli indici esprimono una media ponderata dei titoli di cui sono composti, ma esprimono altresì grandezze economiche e sono influenzati dalle aspettative, cioè da come queste grandezze varieranno.
Le grandezze di riferimento sono i tassi di interesse, gli utili ed il tempo.
- In relazione ai tassi d’interesse, un valore, essendo l’attualizzazione di un flusso è tanto maggiore quanto più basso è il tasso di attualizzazione quindi, il valore è inversamente proporzionale diciamo ai tassi di interesse ( è una forte semplificazione e generalizzazione).
- Il valore degli indici è valutato ai massimi (diverso da essere sopravvalutati, ogni valutazione è corretta) se i dividendi sono tra i valori più elevati ed i tassi sono pari a zero.
Questa impostazione vuole incentivare un ragionamento sulla base di valutazioni di natura economica e finanziaria non di congetture di mercato o previsioni esoteriche.
Certamente non disconosco il contributo di altre tipologie di analisi che vengono rafforzate da questa impostazione insieme al contributo della finanza comportamentale.
E’ importante il Tuo punto di vista, quello che deriva dall’elaborazione delle informazioni come investitore in relazione allo stato dei tassi di riferimento alle rispettive scadenze ed alla sostenibilità della crescita degli utili (cosa li guida, gli utili non sono una grandezza valida per comprendere lo stato di salute delle aziende).
Comprendere queste variabili aiuta a condurre gli investimenti e le scelte e non lasciarsi guidare dall’euforia o dall’emozione (il 1999-2001 è stato un triennio di “speculazione euforica” o “investimenti emotivi”).
Guadagnare sembra molto semplice…. È sufficiente acquistare quando i prezzi sono bassi e rivendere quando sono più alti !!!!
Oppure vendere a prezzi alti e comprare a prezzi più bassi ! ancora più semplice….
Contrariamente a quanti pensano e scrivono, guidati da giudizi sui governi, governanti, da simpatie ed antipatie, gli investimenti sono guidati dalle aspettative, certo, un governo può essere valutato, ma sempre sull’aspettativa delle sue capacità o potenzialità in ambito economico.
Un pensiero, una considerazione può essere giusta o corretta oppure sbagliata, poco importa, ciò che dobbiamo chiederci sempre è: se è utile !! ed in che modo.
Quanto accade è per definizione oggettivo, è la realtà con la quale abbiamo l’opportunità di confrontarci.
I fatti non cessano di esistere perché li ignoriamo e neanche le conseguenze.
Il mio punto di vista:
Il dato per me “oggettivamente” oggettivo, riguarda i tassi di interesse, sono temi complessi che non possono essere affrontati in un articolo ma, i tassi di interesse e le relazioni tra essi, offrono informazioni importanti.
In Europa i tassi sono zero o negativi praticamente su tutta la “curva” ( dove sono positivi il valore è risibile ed influenzato dall’eccesso di domanda di investimento).
Se è vero che i prezzi di titoli ed indici sono influenzati dai tassi di interesse (al denominatore della formula) dovremmo concentrarci sulle aspettative dei tassi, cosa essi rappresentano ed in quale direzione potrebbero andare e cosa potrebbe farli muovere.
La mie riflessione sono le seguenti: i tassi non possono andare oltre lo zero ( tassi di rendimento negativo non si spiegano in finanza se non come “premio assicurativo contro un rischio”) certo, possono rimanervi per molto tempo, la misura del QI o politiche non convenzionali possono certamente condizionare in modo forzoso i tassi di interesse ed influenzare le scelte ma, come sempre accade maggiore è il peso di un condizionamento maggiore sarà la reazione e la probabilità di una esagerazione in caso di “errore”; ricordate , gli errori siamo bravissimi a riconoscerli solo dopo il loro effetto prima si chiamano decisioni.
Il trinomio Prezzi, Economia e Finanza non è di facile lettura, si presta ad interpretazioni intuitive e spesso prive di significato, leggerne la relazione è a volte particolarmente complesso in contrasto con la semplicità di adottare scelte di investimento troppo spesso basate su impulsi o credenze.
Buon Anno!
Ruggero Mancini
www.ruggero.mancini.it
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